Riqualificazione di Piazza Mercato a Brendola (VI)
La riqualificazione della principale piazza del Comune di Brendola (VI) ha riconsegnato ai cittadini uno spazio di aggregazione e incontro. Per la realizzazione delle nuove pavimentazioni sono state utilizzate le serie BIG e Via Nova Filter di Micheletto. Abbiamo chiesto all’arch. Irene Pangrazi di Archistudio, Responsabile del progetto e direttrice lavori, di illustrarci l’intervento.
Ridare a Piazza Mercato di Brendola il ruolo di luogo d’incontro per i cittadini, renderla il fulcro cittadino puntando alla massima sostenibilità. Questo l’obiettivo dell’intervento di riqualificazione iniziato a giugno 2021 e conclusosi dopo 6 mesi di lavoro.
Come sottolinea l’arch. Irene Pangrazi, la riqualificazione richiesta dall’Amministrazione Comunale è passata inevitabilmente attraverso una serie di interventi di messa in sicurezza della viabilità, con la moderazione della velocità del traffico di attraversamento e la ridefinizione degli spazi.
La nuova piazza si presenta come caposaldo dei percorsi pedonali, polo attrattivo per le attività commerciali, spazio di aggregazione adatto per attività socio culturali e commerciali come mercatini dell’artigianato, antiquariato, dei prodotti tipici, manifestazioni culturali o sagre.
La soluzione progettuale prescelta ha portato alla pedonalizzazione dell’area rettangolare a cui si affacciano gli edifici, togliendo i parcheggi.
Si è resa prevalentemente pedonale anche la parte che precedentemente era occupata in maniera disordinata dalla auto, pur mantenendola percorribile dagli automezzi nelle occasioni speciali come il mercato settimanale, o il passaggio di mezzi di carico e scarico merci lungo un percorso tracciato e limitato da dissuasori meccanici.
Le soluzioni Micheletto
«Nella grande parte centrale, in prevalenza pedonale» racconta l’arch. Irene Pangrazi, «abbiamo utilizzato le lastre autobloccanti in calcestruzzo della serie BIG con spessore 12 cm nei diversi formati: 100×100 cm, 50×50 cm, 100×50 cm e 50×25 cm, colore Silver mix, con inserti rettangolari – sempre della serie BIG – per i quali l’azienda ha studiato un effetto Corten che ci è piaciuto molto.
La grande resistenza meccanica alle alte intensità di passaggio di questa soluzione consentirà di organizzare senza problemi eventi e manifestazioni, così come il mercato settimanale».
«Nella parte intorno, che costeggia gli edifici, è stata posata invece la pavimentazione drenante Via Nova Filter, color Toscana.
A denotare lo spazio attorno agli edifici vi sono dei quadrati composti da cubetti neri: siccome Brendola è di origine vulcanica, lo si voleva riprendere come caratteristica del luogo e Micheletto ha proposto questa soluzione che riprende il concetto di sasso lavico”.
Gli interventi principali in sintesi
La risistemazione degli spazi di accesso antistanti gli edifici residenziali e pubblici ha permesso di eliminare tutte le barriere architettoniche, consentendo l’accessibilità a tutti: giovani, anziani, portatori di disabilità motorie e visive.
«La principale sfida che ci si trova ad affrontare in questo tipo di interventi» precisa l’arch. Pangrazi, «è quella di trovarsi di fronte a piazze molto degradate e sempre occupate dalle auto.
In questo caso il parcheggio è stato portato all’esterno: non è stato ridotto il numero di posti auto, ma solo razionalizzato e integrato in una strategia complessiva che privilegi gli spazi strettamente necessari per la sosta a servizio delle attività pubbliche e private circostanti».
La riorganizzazione dell’accessibilità e della viabilità esistente ha consentito di rendere riconoscibili e protetti gli ambiti destinati ai pedoni.
L’illuminazione è stata progettata in modo da rendere più sicuro e affascinante l’ambiente, usando sistemi a Led per il contenimento energetico.
I giardini della pioggia
Un obiettivo importante dell’interveto di riqualificazione era quello del recupero delle acque piovane. Il verde non è solo ornamentale, ma funzionale con il potenziamento delle zone d’ombra nella “piazza alberata” e la realizzazione di giardini della pioggia in grado di intercettare l’acqua piovana proveniente dalla piazza e dai parcheggi.
«Attorno alla zona pedonale centrale sono stati realizzati dei giardini della pioggia, ossia una sorta di aiuole depresse dove abbiamo piantumato le alberature, che servono a raccogliere le acque piovane con un sistema di drenaggio di prima pioggia, per convogliare in un troppopieno l’acqua in eccesso verso la condotta fognaria.
Grazie a questi sistemi e alle capacità drenanti delle pavimentazioni di Micheletto, anche durante grandi acquazzoni non vi sono ristagni o “fiumiciattoli” d’acqua sulla superficie della piazza: l’acqua scorre via e viene fatta defluire».