Pavimentazioni Big per Villa del Conte: massima soddisfazione e feedback lusinghieri
Abbiamo voluto approfondire la riqualificazione dell’area antistante il Municipio di Villa del Conte intervistando l’architetto Demetrio Zattarin, responsabile del settore tecnico del Comune, che ha sviluppato e seguito il progetto.
Il Comune di Villa del Conte (PD) circa 5 anni fa ha conosciuto un intervento di sistemazione della parte centrale della zona urbana. Come sottolinea l’architetto Demetrio Zattarin, responsabile del settore tecnico del Comune, questo intervento rientrava in un più ampio progetto di sistemazione organica e funzionale dell’intera area del centro urbano.
«Si è voluto iniziare con l’area antistante il Municipio» spiega l’architetto, «perché necessitava di essere recuperata, ridandole la giusta dignità. Prima dell’attuale piazza, c’era un cortile inghiaiato, usato di fatto come parcheggio selvaggio, che consentiva di parcheggiare le autovetture fino a un metro e mezzo dall’ingresso della sede municipale: una cosa a mio avviso inaccettabile».
La scelta della soluzione Big
«Tenendo conto della disponibilità finanziaria, ho iniziato a valutare quali fossero le soluzioni di pavimentazione più adeguate» continua Demetrio Zattarin. «Vi erano tre possibilità.La prima, la più economica, consisteva nella semplice bitumatura della zona antistante: l’ho subito scartata perché sarebbe stato un vero e proprio scempio.
La seconda soluzione, di più alto pregio, prevedeva l’utilizzo della pietra naturale, porfido e trachite, ma la spesa risultava troppo elevata.
La terza opzione erano queste lastre di calcestruzzo di grande formato proposte da Micheletto, un’azienda conosciutissima non solo nella provincia: possiamo dire che Micheletto ha pavimentato la maggior parte delle zone dei nostri territori.
Il nuovo prodotto mi incuriosì subito e decisi di approfondirne la conoscenza, anche perché non era ancora stato installato in questo territorio: il nostro Comune è stato il primo a utilizzarlo. Le caratteristiche che mi colpirono furono la resistenza e la robustezza di questa soluzione, oltre che la resa estetica».
«Ho suddiviso la piazza in due aree, scegliendo le lastre Big 50×25 cm per quella a parcheggio e le lastre 50×50 cm per la piazza pedonale vera e propria, che ho impreziosito anche con delle sedute di un certo pregio, un’adeguata piantumazione e dei vecchi paracarri in trachite come elementi di arredo urbano. A distanza di cinque anni posso ancora affermare di aver fatto la scelta migliore in assoluto».
Una soddisfazione immutata e duratura
«Alla mattina andando al lavoro mi soffermo talvolta ad apprezzare il risultato finale. La mia soddisfazione nasce da due considerazioni. La prima è l’aver rispettato il tetto di spesa che mi era stato imposto. Occorre considerare che questo intervento è costato un terzo della cifra che sarebbe stata necessaria utilizzando il porfido, con una resa qualitativa uguale se non superiore. La serie Big, a mio parere, ha un rapporto costi benefici estremamente vantaggioso».
«La seconda considerazione riguarda la consapevolezza di aver fatto non una scelta di ripiego, ma una scelta per la qualità. Come colori scelsi un grigio accoppiato a un bianco, e due piccole fasce di colore rosso: a distanza di tempo le tonalità e la bellezza della superficie sono rimaste invariate».
Non solo la piazza del Municipio
«Già tre o quattro colleghi sono venuti a vedere il lavoro e a chiedermi un parere, perché sono intenzionati a inserire la serie Big nelle loro progettazioni. Gli apprezzamenti ricevuti da più fonti mi hanno spinto a utilizzare questo prodotto anche per la scuola primaria Edmondo De Amicis, che si trova al di là della strada che divide il Municipio.
Anche in questo caso si è trattato della sistemazione dell’area scoperta antistante la scuola. Sono state impiegate lastre delle stesse dimensioni e medesimi colori per una questione di omogeneità. Risultato? Ottimo e pareri entusiasti sia degli insegnanti che dei genitori».
Solo feedback positivi
«In entrambi i casi ho ottenuto un risultato lusinghiero senza andare a ricercare chissà quali geometrie a livello di composizione del disegno: ho proposto qualcosa di lineare e sobrio, anche perché ho dovuto sottoporlo al parere della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, dato che tutto il nostro territorio si trova all’interno dell’Agro Centuriato Romano.
La Soprintendenza ha approvato sia il disegno, sia l’utilizzo di questo prodotto: un’importante conferma a livello di valutazione paesaggistica».
«Consiglio vivamente l’utilizzo della serie Big, specialmente nelle zone urbane, se si vuole ottenere un ottimo risultato dal punto di vista cromatico e per quanto riguarda la durabilità della realizzazione: cosa che oggi posso valutare molto meglio ovviamente. Comunque c’è ancora qualcuno che entrando nella sede municipale commenta positivamente il lavoro fatto, ritenendolo il risultato di scelte e soluzioni convincenti. In effetti “convincente” è l’aggettivo che torna più spesso e penso che sia proprio la parola giusta da usare: la serie Big è un prodotto convincente sotto ogni punto di vista».