I cordoli doppio strato hanno superato le prove di gelo disgelo, in presenza di sali disgelanti

Abbiamo superato le prove di gelo disgelo, in presenza di sali disgelanti

secondo la normativa en 1340

Sono note le implicazioni dell’esposizione dei cordoli in calcestruzzo al congelamento, ai cicli gelo-disgelo e in presenza di Sali disgelanti. L’aumento del volume dell’acqua (circa il 10%), per effetto del congelamento può portare alla vera e propria rottura degli strati superficiali fino alla compromissione della stessa agibilità del cordolo.

I sali disgelanti (solitamente composti da cloruri e composti ammoniacali), utilizzati per evitare la formazione di ghiaccio superficiale su strade, viadotti e pavimentazioni esterne, possono accentuare la velocità dei fenomeni degenerativi del calcestruzzo.

I nostri cordoli di calcestruzzo sono stati sottoposti a cicli di gelo-disgelo di 28 giorni in celle frigorifere appositamente tarate per produrre un’escursione termica di 40 °C (da circa 20°C a -20°C per ogni ciclo).

Al termine della prova si è andati a pesare la perdita di peso (dovuto alle parti che si sono effettivamente staccate o disgregate), la tabella che segue contiene i risultati in numeri.

Normativa Europea
Cresistenza all’abrasione: ≤ 23 mm.
resistenza gelo/disgelo: ≤ 1 kg /m2
resistenza allo scivolamento: ≥ 60
resistenza a flessione: ≥ 3,5 MPa

 

Micheletto
Cresistenza all’abrasione: ≤ 20 mm.
resistenza gelo/disgelo: ≤ 0,1 kg /m2
resistenza allo scivolamento: ≥ 65
resistenza a flessione: ≥ 4 MPa

I valori indicati in tabella sono valori medi.

 

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